25/05/2023 BELLUNO – A Palazzo Rosso maggioranza e opposizione ai ferri corti: dopo la vicenda clamorosa dello Statuto, questa volta a dividere è una mozione in difesa della sanità pubblica bellunese che sarà discussa mercoledì prossimo in consiglio comunale. Ma su un tema che dovrebbe unire, indipendentemente dalle posizioni politiche, la maggioranza ha deciso di dichiarare guerra. || Ci risiamo. Dalle dichiarazioni di intenti, tutte votate alla collaborazione e all’ascolto, la maggioranza a Palazzo Rosso ha deciso di passare alle sciabolate. E’ già accaduto e questo atteggiamento non segue certamente i principi dell’Ascolteria del sindaco De Pellegrin: per il suo gruppone che meno di un anno si è accasato in Piazza Duomo vale di più piantare bandierine. Lo hanno denunciato questa mattina i consiglieri dei gruppi di opposizione che hanno sottoscritto una mozione in difesa della sanità pubblica bellunese. Una vicenda grottesca, da qualsiasi parte la si guardi, afferma il consigliere Nicolini a cui il primo cittadino nei mesi scorsi chiese di collaborare sul tema della sanità. Il risultato? Settimane di lavoro svolto anche con l’apporto di tecnici gettato alle ortiche. Alla chetichella i capigruppo di maggioranza preso visione della mozione, ne hanno fatto sintesi e hanno deciso di presentare un ordine del giorno sul tema della sanità che contrariamente alla mozione non impegna nessuno ma che già dà la misura di quanto accadra mercoledì prossimo.”Una sanità a precipizio” come l’opposizione titola la sua mozione è un problema che non riguarda solo il capoluogo ma tutta la provincia. Sfuma perciò l’impegno di dare un mandato unitario al sindaco e mercoledì prossimo in consiglio comunale si annunciano scintille e sorprese. – Intervistati GIANGIACOMO NICOLINI (CAPOGRUPPO “BELLUNO D +”), LUCIA OLIVOTTO (CAPOGRUPPO “INSIEME PER BELLUNO BENE COMUNE”), CLAUDIA BETTIOL (CAPOGRUPPO PARTITO DEMOCRATICO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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