17/03/2023 BELLUNO – Stamattina in Piazza dei Martiri a Belluno davanti al monumento alla Resistenza sono stati commemorati i quattro partigiani impiccati ai lampioni del Campedèl il 17 marzo 1945. Storie di sacrificio e di coraggio, di lotta per la libertà e la dignità consegnate ad imperitura memoria. || Storie del sacrificio di vite cadute per la libertà come quelle dei 4 partigiani uccisi per impiccagione il 17 marzo 1945 ai lampioni di Piazza Campitello, il Campedel, dal 1955 denominata Piazza dei Martiri. 78 anni dopo la commemorazione di quel giorno è nella solennità del raduno davanti a Palazzo Rosso dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, del corteo con il Gonfalone di Belluno in testa decorato con la Medaglia d’oro al valor militare per la lotta di Liberazione. Il 16 marzo 1945 in Cadore dopo l’assalto a un camion di rifornimenti bellici con l’uccisione dei due conducenti si consumò la vendetta dei soldati nazisti che catturarono Salvatore Cacciatore, Giuseppe De Zordo, Valentino Andreani e Gianni Piazza. La storia e il sacrificio di semplici cittadini che non furono indifferenti a ciò che stava accadendo intorno a loro.Belluno ha scelto le date del suo calendario civile, che segnano la lotta per la libertà e la conquista della libertà di una città che si fregia della medaglia d’oro al valor militare consegnata il 25 aprile 1947 – afferma il presidente dell’Anpi Gino Sperandio che oggi ha stigmatizzato le parole dell’assessore venetista Franco Roccon. – Intervistati FRANCESCO CALBO (NIPOTE TEN.COL. CARLO CALBO), PAOLO GAMBA (VICE SINDACO DI BELLUNO), PIERMARIO FOP (ASSOCIAZIONE “LIBERA”), MATTIA BIANCHET (CONSULTA PROVINCIALE STUDENTI), GINO SPERANDIO (PRESIDENTE ANPI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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