17/01/2023 BELLUNO – La notizia del trasferimento delle famiglie ucraine ha mobilitato gli insegnanti dell’istituto comprensivo 1 di Belluno che in queste ore hanno diffuso l’appello inviato alle massime autorità civili e religiose, provinciali e regionali, affinchè venga difeso il diritto dei minori che non possono scegliere di ultimare almeno l’anno scolastico con i nuovi compagni e i nuovi insegnanti. E intanto è bufera sulla decisione di Palazzo Rosso: “E’ svilente vedere naufragare così un solido progetto di accoglienza” afferma l’ex sindaco Jacopo Massaro oggi capogruppo di In Movimento. || Svilente per l’ex sindaco Jacopo Massaro vedere andare alla deriva in questo modo un modello di accoglienza e di solidarietà. E’ durissima la reazione del capogruppo di In Movimento che per l’ospitalità dei rifugiati ucraini aveva lavorato negli ultimi mesi da primo cittadino. Vinto il bando della rigenerazione urbana 2, era noto a tutti che entro fine luglio l’ex caserma dei vigili del fuoco sarebbe dovuta rientrare nella completa disponibilità del Comune. “Nel frattempo – spiega Massaro – erano state studiate e preparate alternative”.Il trasferimento di gran parte dei rifugiati pare non fosse noto neppure ai volontari di protezione civile che da mesi si stanno alternando per l’assistenza nella ex caserma e che si sono impegnati per trasformare la struttura in un luogo accogliente. Ora, per la gran parte dei profughi ucraini si deve ricominciare una nuova vita in un luogo sconosciuto. – Intervistati JACOPO MASSARO (CAPOGRUPPO CONSILIARE “IN MOVIMENTO”) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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