20/09/2022 VENEZIA – Siano i veneziani a scegliere se vivere o meno in una città in cui entra con un contributo d’accesso. Il Movimento 5 Stelle lancia la proposta di una consultazione popolare che coinvolga i residenti nelle aree coinvolte dal provvedimento. || E’ pensabile che un provvedimento che prevede il versamento di un contributo d’accesso per entrare a Venezia venga approvato senza un dibattito che coinvolga attivamente le decine di migliaia di residenti che, direttamente o indirettamente, dovranno farci i conti per il resto della loro vita? E’ pensabile che un provvedimento di questa portata che prevede che per la prima volta in Italia una città – o quello che una volta era una città – diventi un posto in cui si accede a pagamento non abbia prima una vasta condivisione? Secondo il Movimento 5 Stelle di Venezia no. Non è possibile. Per questo la capogruppo in Comune Sara Visman ha lanciato la proposta di una consultazione popolare in cui siano gli stessi residenti di Venezia città e delle isole ad esprimersi a favore o contro il contributo di accesso. I dubbi sono parecchi. Ci si domanda ad esempio sulla trafila che quotidianamente dovrà attraversare un libero professionista che intenda ricevere dei clienti nella sua attività. O ancora di più al fatto che al momento il regolamento preveda il pagamento dell’obolo per i parenti dei residenti di Mestre, Marghera e delle altre Municipalità di terraferma del Comune. Per chi risiede in laguna l’esenzione vale invece per i parenti fino al terzo grado. – Intervistati SARA VISMAN (CAPOGRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)