09/12/2025 VENEZIA – L’università di Venezia e la sua rettrice Tiziana Lippiello questa mattina in apertura del congresso “Immigrazione italiana nel Sudamerica”, hanno rivolto un pensiero al nostro connazionale, Alberto Trentini, che si trova da oltre un anno ostaggio in Venezuela. || Anche l’università Ca’ Foscari di Venezia lancia un appello per la liberazione di Alberto Trentini, il cooperante veneiano che da oltre un anno, si trova, dal 15 novembre 2024, arrestato in Venezuela. Trentini, originario del Lido di Venezia, è un ex studente di Ca’ Foscari, dove nel 2004 si è laureato in Storia Contemporanea con il massimo dei voti. La rettrice Tiziana Lippiello ha voluto ricordare lui e la sua famiglia, in apertura del convegno di tre giorni, che l’università veneziana ha voluto dedicare alla storia dell’immimigrazione italiana in Sudamerica. Così lo striscione “Alberto Libero”, è esposto in Canal Grande alla facciata del palazzo di Ca’ Foscari, un monito per veneziani, turisti e gli stessi studenti. All’appello per Trentini si è unito in videocollegamento anche il giornalista e coordinatore nazionale dell’associazione “Articolo 21”, fin dal primo momento a fianco di questa battaglia. Anche il Comune ha aderito attraverso le parole del consigliere comunale e delegato del sindaco alle isole, Alessandro Scarpa Marta. “Siamo fieri di Alberto” – ha detto la rettrice Lippiello dando la sua vicinanza alla famiglia Trentini e spiegando il significato dello striscione esposto alle finestre della sede centrale di Ca’ Foscari. – Intervistati ALESSANDRO SCARPA MARTA (CONSIGLIERE COMUNALE DI VENEZIA DELEGATO ALLE ISOLE) (Servizio di Lorenzo Mayer)
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