05/12/2025 TREVISO – Questa mattina in Duomo a Treviso i funerali di Nicola Tognana scomparso lo scorso 2 dicembre a 73 anni. Un migliaio di persone presenti, tra loro molti imprenditori. Prima delle esequie il corteo funebre era partito dalla sua abitazione attraverso il centro della città || E’ iniziato dalla sua abitazione l’ultimo viaggio di Nicola Tognana attraversando i vicoli di quella Treviso che amava tanto. Accanto a lui la moglie Maria Paola, i figli Gaia, Mattia e Filippo e i nipoti stretti in un abbraccio come a sostenersi l’uno all’altro e poi gli amici e i dipendenti, in mano una rosa rossa. Il corteo funebre ha attraversato il centro della città fino al Duomo dove don Mario Salviato ha concelebrato insieme a don Gianni e a don Silvano le esequie. In cattedrale molta gente comune e poi numerosi rappresentanti del mondo imprenditoriale veneto e trevigiano. La presidente di Confindustria Veneto Est Paola Carron, Mario Moretti Polegato e Andrea Tomat, l’amico Luigi Brugnaro, il presidente della Camera di Commercio di Belluno Treviso Mario Pozza, e ancora Remo Mosole e poi gli ex vertici degli industriali trevigiani da Maria Cristina Piovesana ad Alessandro Vardanega a Giuseppe Milan. E naturalmente il sindaco Mario Conte e l’assessora Vettoretti. Durante l’omelia don Salviato si è rivolto a chi ha condiviso tratti di strada con Tognana «la stima nei suoi riguardi l’apprezzamento per ciò che è stato, ha detto, sono sentimenti che abbiamo tutti nell’animo, riconoscenza e gratitudine perchè Nicola ha lasciato un segno, prima di tutto nella sua famiglia che lo ha sempre sostenuto, standogli accanto. E’ stato un segno anche per Treviso una città che ha amato, ha continuato don Mario, da imprenditore ha cercato di agire sempre per il suo sviluppo, tutto questo fino ad entrare in un’altra pagina imprevista della sua vita in cui ha dovuto affrontare una malattia che lo ha debilitato. Malattia che ha affrontato con dignità»L’ultimo saluto quello di Daniela Gibbin a nome dei lavoratori del Gruppo Tegolaia e l’ultimo gesto proprio quello dei suoi collaboratori, con quelle rose rosse poggiate sopra il feretro prima della partenza verso il cimitero di San Lazzaro (Servizio di Francesca Bozza)

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