22/10/2025 TREVISO – Stop ai negozi etnici in centro, a Treviso Fratelli d’Italia prende l’iniziativa e propone una modifica al regolamento comunale. Il disappunto del sindaco Conte che non gradisce la fuga in avanti. E mette in dubbio la legittimità delle restrizioni ipotizzate dai meloniani. || La proposta di modifica del regolamento di polizia municipale elaborata dal Circolo di Fratelli d’Italia per imporre una serie di restrizioni, in centro storico, all’apertura di kebab e market etnici, ma anche sexy shop, distributori automatici, lavanderie a gettone, non trova il sindaco d’accordo né nella forma, l’averla resa pubblica all’insaputa della maggioranza, né nella sostanza. Il rischio, lascia intendere, sarebbe quello di una pioggia di ricorsi da parte dei privati. Fratelli d’Italia non ha fatto altro che mettere nero su bianco un’idea già esposta nei mesi scorsi. Di fronte ai ripetuti fatti di cronaca, da via Roma a via Collalto, fin dalla scorsa primavera i suoi esponenti hanno invocato limitazioni alla presenza di queste attività. La bozza prevede lo stop a nuove aperture nel cuore della città, e il distanziamento uno dall’altro, nel resto dell’abitato all’interno delle mura, di queste tipologie commerciali. Eclatante era stato l’episodio del palazzo di via Roma in cui i condomini, tra cui l’esponente di Fratelli d’Italia Fabio Crea, si erano presi carico per mesi dell’affitto di un negozio vuoto per impedire che venisse occupato da attività sgradite. Ma è l’iniziativa politica non condivisa col resto della maggioranza a non essere piaciuta al sindaco e alla Lega. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)
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