10/09/2025 VENEZIA – Bilancio in chiaroscuro in questa prima parte del 2025 per l’Avis, l’associazion di raccolta sangue, nel veneziano. Un calo netto o fino a giugno, poi la rimonta. || Nonostante i 26mila iscritti in provincia di Venezia, di cui 5mila tra centro storico e Mestre, l’Avis ha iniziato il 2025 con un netto calo di donazioni di sangue rispetto allo stesso periodo del 2024. Tradotto in numeri, da gennaio a giugno un -7% che ha fatto suonare un campanello d’allarme nell’associazione, risultata la peggiore del Veneto.Da giugno, però, grazie a campagne di informazione, telefonate mirate ai donatori che non erano pià attivi da almeno due anni, e perfino all’appello del patriarca di Venezia Francesco Moraglia, la tendenza si è invertita. Oltre tremila donazioni a luglio e altrettante ad agosto, molto meglio del 2024, e così il calo complessivo dei due mesi estivi è sceso dal -7 la -1,7 per cento. Tra i comuni più virtuosi, sopra quota 300 donazioni al mese, Mestre, Chioggia e Dolo.Ricco il calendario di appuntamenti per il rilancio delle 43 sezioni veneziane dell’Avis tra giovani, donne e nelle scuole. Venerdì ad esempio il Giubileo del donatore, con la Messa nella Basilica di San Marco celebrata alle 18.45 proprio dal Patriarca Moraglia. E poi servono nuove macchine, attualmente ce ne sono due. Ne occorre almeno una terza, e più medici e infermieri nei punti di raccolta della provincia. – Intervistati FABIO REGGIO (Presidente Provinciale Avis Venezia) (Servizio di Federico Fusetti)
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