07/08/2025 SANTA MARIA DI SALA – La CGIL annuncia la volontà di costutuirsi parte civile al processo per la morte dei due ooperai egiziani in una vasca di residui biologici a Santa Maria di Sala. Secondo il sindacato il quadro che sta emergendo lascia intravedere una situazione di possibile caporalato e sfruttamento. || Il segretario generale della CGIL di Venezia Daniele Giordano ha annunciato la volontà del sindacato di costituirsi parte civile al processo dei due operai di 30 e 20 anni in una cisterna per la raccolta di residui biologici a Santa Maria di Sala.«Queste situazioni creano un evidente rischio per la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori – ha detto Giordano – ma creano anche un danno serio a tutte quelle aziende che rispettano norme e contratti di lavoro. Valuteremo anche la possibilità di fare la stessa scelta in merito a possibili profili di caporalato».Secondo la CGIL infatti, il quadro che sta emergendo a Santa Maria di Sala, lascia intravedere una situazione di possibile caporalato e sfruttamento.La provincia di Venezia segna un record di infortuni e morti sul lavoro e quando in molti di questi la situazione è opaca – sostiene sempre la CGIL – significa che dilagano situazioni di illegalità, lavoro nero, sfruttamento e spesso caporalato. Ad esserne vittima, molte volte, è chi si trova in una situazione di difficoltà e vulnerabilità, proveniendo da un altro paese. (Servizio di Filippo Fois)


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