06/08/2025 MONTEBELLUNA – Tragedia di Montebelluna. Accertamenti per capire l’origine delle fiamme. Nulla viene escluso, nemmeno l’ipotesi dolosa. Venerdi l’autopsia sul corpo di Niccolò Martini || Non sarebbe stato un mozzicone di sigaretta a sviluppare il grave incendio divampato al primo piano della casa di via Col Moschin dove ha perso la vita Niccolò Martini 34 anni. Si attendono gli esiti degli accertamenti eseguiti dai vigili del fuoco per capire cosa possa aver provocato il rogo. Per ora nulla viene escluso nemmeno la matrice dolosa. L’uomo di origine russa era stato trovato senza vita, a terra in una camera da letto al piano superiore. Forse ha tentato di alzarsi, ma le esalazioni del fumo lo hanno stordito e poi portato alla morte. La Procura di Treviso ha disposto l’autopsia sul corpo del 34 enne che verrà eseguita dall’anatomopatologa Garbiella Franchetti nella giornata di venerdì. Tanti i punti che dovranno essere chiariti. Niccolo era entrato abusivamente nella casa: senza fissa dimora aveva bisogno di un tetto. Da qualche tempo trovava giacigli di fortuna nei casolare abbandonati. Fino a quando è entrato in questa casa chiusa da anni dopo la morte dei proprietari. Adottato da bambino, aveva vissuto prima a Montebelluna, poi a Pederobba. Si era sposato ed aveva avuto un bimba. Ma la sua vita era cambiata. Qualche lavoretto occasionale, nulla di più, senza fissa dimora, nessuna certezza. In via Col Moschin in mattinata l’incendio che non gli ha lasciato scampo. Ad allertare i soccorsi i residenti che hanno visto le fiamme uscire dalle finestre. Sul posto oltre ai vigili del fuoco anche i carabinieri. La casa è stata chiusa e posta sotto sequestro. Le pareti annerite dal fumo, i mobili distrutti dalle fiamme. A lato in giardino una bicicletta, sembra appoggiata li di recente, forse proprio da Niccolò. Quella zona lui la conosceva bene perché da piccolo ci aveva vissuto. In questo periodo i cittadini erano tornati a vederlo camminare: quando qualcuno gli chiedeva cosa facesse li, lui rispondeva che passeggiava o che stava andando a lavoro. Furtivamente invece entrava in questa casa, e chiudeva quella porta che lo isolava dal mondo. Nessuno lo ha a (Servizio di Daniela Sitzia)


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