01/08/2025 DOLO – La storia dei due fratelli di Dolo che a 60 anni, con la cagnolina, hanno perso la casa per aver accumulato troppi ricordi. Da ieri notte dormono da un amico, ma per un tempo incerto || Da giovedì notte dormono ospiti a casa di un amico. Ma fino al giorno prima i due fratelli sfrattati di Dolo di 62 e 63 anni avevano fatto del giardino del Municipio la loro casa, con la panchina divenuta il loro rifugio di fortuna. Con loro, sempre, la cagnolina mezza cieca che non hanno mai voluto abbandonare né lasciare in custodia ad alcuno. Ma la loro storia è tutt’altro che chiusa. «L’attuale sistemazione è temporanea, con l’incognita di una reale durata», ci dice uno dei due fratelli raggiunto al telefono.Lo sfratto, legato alle condizioni dell’appartamento, trasformato col tempo in una sorta di discarica a causa del vizio compulsivo dei due fratelli di accumulare oggetti. Nonostante il disagio evidente, i due fratelli finora hanno rifiutato ogni aiuto arrivato dall’amministrazione comunale. La loro richiesta è precisa: vogliano una casa in campagna, con un giardino dove tenere la cagnolina e tutto quello che sono riusciti a salvare: mobili, ricordi, un pezzo di vita insomma. E ci si domanda: quando si è perso tutto è meglio incaponirsi e rifiutare ogni aiuto o accettare di avere bisogno di una mano tesa? – Intervistati GIANLUIGI NALETTO (SINDACO DI DOLO), CHIARA IULIANO (ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI DI DOLO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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