04/07/2025 BELLUNO – Farmacisti delle farmacie private ancora senza contratto: a Belluno oggi e Treviso martedì prossimo due incontri in Prefettura, la vertenza riguarda circa 270 farmacie nelle due provincie. || Farmacisti delle farmacie private ancora senza contratto: a Belluno oggi e Treviso martedì prossimo due incontri in Prefettura, la vertenza riguarda circa 270 farmacie nelle due provincieDopo Padova, Vicenza e gran parte del territorio nazionale, anche a Belluno e a Treviso è in corso la mobilitazione per la tutela dei lavoratori e delle lavoratrici delle farmacie private. Due i flash mob previsti, entrambi, sia a Treviso che a Belluno, presso le rispettive Prefetture per tenere informate le massime Istituzioni del disagio del comparto. Le mobilitazioni vedono impegnate le tre sigle: Filcams-Cgil, Fisascat Cisl, UlTucs Uil.La vertenza, per le due provincie, riguarda complessivamente 270 farmacie e migliaia di addetti e collaboratori. Su base nazionale, la vertenza coinvolge 60 mila addetti. Il contratto è scaduto da oltre tre anni ed a oggi non è stato raggiunto un accordo per il rinnovo. Le trattative con Federfarma, l’associazione datoriale che rappresenta le farmacie private, si sono arenate a seguito di una proposta economica ritenuta offensiva e inadeguata: 120 euro lordi di aumento spalmati in tre anni, a fronte della richiesta sindacale unitaria di 360 euro lordi mensili.Le richieste che le tre sigle pongono sul tavolo della contrattazione sono: un rinnovo del CCNL che restituisce dignità salariale, il riconoscimento delle competenze sanitarie acquisite e svolte, la valorizzazione del ruolo sociale nelle farmacie del territorio, un confronto vero, non dilazionato, da parte della controparte datoriale.Le organizzazioni sindacali denunciano un completo disallineamento tra le responsabilità assunte oggi dai farmacisti- veri e propri operatori sanitari di prossimità- e le condizioni contrattuali ferme ed un impianto ormai superato che non valorizza la professionalità, non tutela la conciliazione tra vita e lavoro, non garantisce formazione retribuita né riconosce appieno la flessibilità richiesta dal settore.Tema centrale del disagio: la valorizzazione – Intervistati PATRIZIA MANCA (SEGRETARIO GENERALE FISASCAT CISL BELLUNO TREVISO), CRISTIAN BOSCHERINI (FUNZIONARIO UITUCS UIL BELLUNO TREVISO), ALBERTO CHIESURA (SEGRETARIO GENERALE FILCAMS CGIL BELLUNO ) (Servizio di Fabio Fioravanzi)
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