02/07/2025 VENEZIA – Un accordo tra la Procuratoria di San Marco e la Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore, permetterà ai detenuti ammessi al lavoro esterno di esercitare una professione alla Basilica di San Marco. || A seconda delle mansioni disponibili, i reclusi di Santa Maria Maggiore ammessi a lavoro esterno potranno prestare servizio alla Basilica di San Marco. E’ il punto cardine dell’accordo sottoscritto dal direttore del carcere Enrico Farina e dal Primo Procuratore di San Marco Bruno Barel, che prevede anche l’ospitalità della Basilica per visite guidate al personale del carcere e ai reclusi autorizzati e visite ai reclusi dei collaboratori della Procuratoria per illustrargli le opere d’arte.Non è un caso isolato, a Venezia durante il giorno già da tempo diversi reclusi ammessi al lavoro esterno lavorano negli alberghi.E’ la stessa Costituzione Italiana a sancire che «Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato» e il reinserimento nella società di chi vuole rifarsi una vita è un passaggio fondamentale. – Intervistati BRUNO BAREL (PRIMO PROCURATORE DI SAN MARCO), ENRICO FARINA (DIRETTORE CASA CIRCONDARIALE S.MARIA MAGGIORE), Mons. FRANCESCO MORAGLIA (PATRIARCA DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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