26/03/2025 TREVISO – Il prossimo 2 aprile si sapra’ se e di quanto saranno applicati i dazi americani sull’agroalimentare italiano e quindi anche sul prosecco. Ma i produttori non stanno a guardare e per questo oggi i tre consorzi si sono riuniti a Treviso. || Se c’e’ un lato positivo sui dazi minacciati da Trump sull’agroalimentare italiano e’ quello di aver compattato il mondo prosecco. Cosi’, dopo la lettera inviata al ministro dell’agricoltura segnalando il blocco degli inviii di bottiglie negli stati uniti i tre presidenti dei consorzi si sono ritrovati nella sede della doc in via Calmaggiore con gli altri attori dell’universo prosecco, l’unione di intenti che soprattutto nei Vinitaly degli scorsi anni ha cercato di concretizzare un’unita’ tra produttori che ora proprio dai dazi potrebbe avere un’accelerazione. Intanto comunque si punta a fare chiarezza sulla situazione.Quindi una fase di attesa, che non significa automaticamente chiusura di un mercato che pesa in maniera differente tra i tre consorzi, ma che deve comunque vedere un unico fronte di azione. Insomma oltre al compattarsi i dazi di Trump stanno stimolando questo settore trainante dell’economia di Marca e del Veneto all’apertura di nuovi mercati per evitare in futuro di subire di nuovo lo scacco al re prosecco. – Intervistati FRANCO ADAMI (Presidente consorzio Conegliano Valdobbiadene prosecco docg ), MICHELE NOAL (Presidente Consorzio prosecco Asolo docg) (Servizio di Lucio Zanato)
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