21/03/2025 VENEZIA – A Venezia si paventa il rischio di un’estate da incubo sul fronte trasporto pubblico. L’assenza di personale ACTV mette ain discussione il raddoppio di due linee di vaporetti, il 5.1 e il 5.2, basilari per garantire la mobilità in uno dei periodi più affollati dell’anno. || Se non ci saranno novità, quella in arrivo, si prospetta come l’estate più caotica sul fronte del trasporto pubblico a Venezia. Al momento i problemi di personale di Actv non danno certezza assoluta di poter garantire le corse bis delle linee di vaporetto 5.1 e 5.2 e la gara di subaffidamento ad altre aziende è andata deserta. In una città in cui si continua ad espandere il turismo con decine di milioni di passaggi all’anno, l’estate porta un ulteriore enorme flusso di persone che senza il raddoppio delle corse potrebbe portare al caos una situazione già congestionata. Per le opposizioni si tratta di nodi che vengono al pettine.Da anni le cronache delle estati veneziane sono spesso scandite dalle proteste e dalle polemiche di code interminabili agli imbarcaderi dove magari si finisce con l’attendere in fila due o tre passaggi di vaporetti prima di riuscire a salire. E il 5.1 e il 5.2 sono due linee vitali.I sindacati hanno denunciato da tempo non solo l’assenza di personale ma anche la perduta attrattività, per stipendio e turni di lavoro, di un mestiere un tempo piuttosto ambito. Vero è anche che il crescente sfruttamento turistico della città ha portato ad una richiesta talmente ampia che a volte risulta inesaudibile. Già nel 2018 ad esempio ACTV rispose alle polemiche ricordando che sotto ilp onte degli Scalzi passavaun vaporetto al minuto. Un limite che non può essere fisicamente superato. – Intervistati MONICA SAMBO (SEGRETARIA PARTITO DEMOCRATICO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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