19/02/2025 BELLUNO – Non passa inosservata l’incuria che ha avvolto negli ultimi tempi il Monumento alla Resistenza opera dello scultore Augusto Murer. || Per i Bellunesi sono una presenza familiare: parliamo delle opere di Augusto Murer in Piazza dei Martiri. Sculture che durante il Natale erano state occultate in maniera discutibile, e di cui fino ad oggi due su tre, mentre l’erba è curata e tagliata, erano indecorosamente coperte da rami di edera che crescono certo da prima. La piazza deve il suo nome al fatto che il 17 marzo del 1945, durante la II Guerra Mondiale, quattro giovani partigiani furono uccisi dai soldati nazisti e per ricordarne il sacrificio i loro nomi si possono leggere su quattro lampioni della piazza dove furono impiccati. Nei giardini, progettati dall’architetto Alberto Alpago Novello dngli anni venti, nel 1965 furono collocate tre sculture in bronzo dell’artista falcadino, a sua volta partigiano, in memoria di quel tragico episodio. Immediato l’intervento dopo la nostra segnalazione, con il ripristino di un decoro doveroso perchè, al di là dello status, che sembrava una mancanza di rispetto non solo nei confronti delle sculture in quanto opere d’arte, ma soprattutto dei tragici fatti storici che vi sono rappresentati. Inoltre non vi è alcuna targa che ne dica l’autore e il significato, questione che abbiamo posto, con la speranza che l’osservazione possa essere accolta, all’attenzione dell’Assessore alla Cultura di Belluno Raffaele Addamiano. Non tutti sono tenuti a conoscere Murer e a riconoscerne la firma, e non tutti sono tenuti a capire correttamente il significato di ciascuna delle tre sculture, specie se si tratta di quei turisti che tanto si vorrebbe avere in città, a maggior ragione se provenienti dall’estero come potrà accadere in occasione delle Olimpiadi Invernali del 2026. – Intervistati LORENZA DE KUNOVICH (ASSESSORE PARCHI COMUNE BELLUNO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)
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