30/01/2025 CORTINA D’AMPEZZO – Olimpiadi 2026: si comincia a respirare aria frizzante anche in provincia di Belluno. Il countdown verso l’evento a cinque cerchi non ammette soste nè tentennamenti. L’organizzazione è a pieno regime pur se bisogna fare i conti con il completamento delle opere. || Punto su Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 a Ring. Dibattito stimolato dal collega Cristian Arboit che non ha mancato di punzecchiare il presidente della Provincia Roberto Padrin. Sul tema delle infrastrutture, in primo luogo, e quello delle tre grandi varianti, attese per i Mondiali 2021 e ancora in fase di realizzazione, è certamente dirimente.Entro la fine dell’anno, la 51 di Alemagna verso Cortina potrebbe finalmente beneficiare delle opere volute per fluidificare il traffico. E’ una corsa contro il tempo. Padrin ha detto che tra qualche settimana sarà fatto il punto insieme ad Anas per capire se i tempi saranno rispettati. Altra questione è quella della variante di Longarone per la quale il punto di arrivo è fissato al 2028. Poi la pista da bob: “nessun piano B, la pista sarà pronta” afferma Padrin che, sui costi di manutenzione dell’impianto olimpico, sposa le dichiarazioni del presidente del Fondo Comuni di Confine, Dario Bond: i fondi non saranno toccati.E per tutti s’intende non solo il Bellunese, ma il Veneto intero: l’ha confermato durante il dibattito il presidente della Camera di Commercio Mario Pozza, l’ha ribadito il sindaco di Treviso, Mario Conte. – Intervistati ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO), MARIO POZZA (PRESIDENTE CCIAA BELLUNO TREVISO), MARIO CONTE (SINDACO DI TREVISO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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