22/01/2025 VENEZIA – Flash mob con tanto di finti magistrati e condanna per la lentezza delle bonifiche a Porto Marghera. Attualmente – denunciano le associazioni ambientaliste – sono stati bonificati solo il 21% della superficie a terra e lo 0,1% della falda. || Il flash mob di ACLI, AGESCI, ARCI, Azione Cattolica Italiana, Legambiente e Libera è sulle rive del Canal Grande. La sentenza, letta in fondamenta Santa Lucia davanti alla sede della Regione di Palazzo Grandi Stazioni, arriva visto e considerato il “danno irreparabile subito da persone e ambiente” per l’inquinamento di Porto Marghera.I manifestanti denunciano che le bonifiche nel SIN (Sito di Interesse Nazionale) di Venezia – Porto Marghera sono ferme al palo: ostaggio di burocrazia e di finanziamenti che rischiano continuamente tagli se non addirittura lo stop.Una protesta sposata appieno da Roberto Marcato, assessore regionale con tra l’altro deleghe alla Riconversione Polo Industriale di Marghera e alla Legge Speciale per Venezia.Tra le richieste delle associazioni: lo sblocco delle risorse per il completo risanamento ambientale e la rigenerazione dell’area attraverso progetti di transizione ecologica. – Intervistati PIERANGELO MOLENA (PRESIDENTE ACLI VENEZIA), LUIGI LAZZARO (PRESIDENTE LEGAMBIENTE VENETO), ROBERTO MARCATO (ASSESSORE REGIONALE RICONVERSIONE INDUSTRIALE MARGHERA), PIER MARIO FOB (CO-REFERENTE LIBERA VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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