12/11/2024 ROMA – Maxi udienza pubblica alla Corte Costituzionale chiamata ad esprimersi sulla costituzionalità della legge sull’Autonomia dopo i ricorsi di quattro regioni di centro sinistra. La sentenza entro metà dicembre || E’ attesa nelle prossime settimane la decisione della Corte Costituzionale sulla costituzionalità della legge sull’Autonomia differenziata, questione sollevata con i ricorsi di Puglia, Toscana, Sardegna e Campania che hanno impugnato la norma nella sua totalità e anche con riferimento a specifiche disposizioni. La Consulta si riunirà a partire da domani in camera di Consiglio, mentre la sentenza sarà depositata entro metà dicembre quando è prevista anche la decisione della Cassazione sull’ammissibilità dei referendum abrogativi. Questo quanto deciso nella maxi udienza pubblica alla Corte Costituzionale chiamata ad esaminare le questioni collegate all’interpretazione dell’articolo 116 in relazione all’attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Alcune delle questioni attengono alla determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni sia per quanto riguarda la fonte e il procedimento di determinazione, sia a proposito dell’individuazione delle materie e per il trasferimento delle funzioni. Altre questioni riguardano il procedimento di approvazione delle intese tra Stato e regione, altre ancora coinvolgono le modalità di finanziamento delle funzioni trasferite. Come primo atto nel corso dell’udienza la Corte Costituzionale aveva ammesso gli interventi ad opponendum di Veneto, Piemonte e Lombardia contro i ricorsi delle quattro regioni di centrosinistra. Una decisione con la quale, spiega il presidente Zaia «la Consulta ha riconosciuto l’interesse del Veneto a difendere la legge sull’autonomia e il diritto a vedere rappresentate le sue ragioni nel processo. Questa decisione segna un rilevante risultato, che conferma la correttezza della volontà della Regione del Veneto nella difesa di una legge che delinea il procedimento volto a garantire forme maggiori di autonomia. E questo è il nostro obiettivo» conclude Zaia. «Questa legge non toglie garanzie ma cerca di sburocratizzare. La scommessa è far funzionare meglio le cose» qua (Servizio di Francesca Bozza)


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