04/11/2024 LONGARONE – Commozione in tutta la provincia per la duplice tragedia in montagna che ha funestato la giornata del 3 novembre. A perdere la vita due giovani: Damiano Sacchet, 31 anni di Longarone, e Giada Rosson, 41 anni, agordina di origini ma residente a Sedico. || Giada Rosson e Damiano Sacchet avevano una smisurata passione per la montagna, per l’arrampicata. Giada usciva in gruppo, Damiano amava i silenzi e l’atmosfera magica delle rocce affrontate in solitaria. Entrambi ieri, quasi in simultanea, sono rimasti vittime di un incidente che li ha strappati agli affetti più cari.Giada Rosson aveva 41 anni e ieri mattina con un compagno di cordata si stava calando dalla via Drasch, sulla Croda dei Toni – Dolomiti di Sesto. Il compagno l’ha vista precipitare e cadere nel canale sottostante; l’allarme è arrivato alle 14.20 e in zona è arrivato l’elicottero Pelikan di Bolzano ma per la donna non c’era più nulla da fare. La salma è stata recuperata dal personale del soccorso alpino di Auronzo e della Guardia di finanza, accompagnata a valle e affidata al carro funebre. Un’ora prima alla centrale del Suem di Pieve di Cadore l’allarme lanciato da un gruppo di escursionisti che dalla cima principale dello Sfornioi di Mezzo, nel gruppo del Bosconero in Val di Zoldo, avevano sentito delle grida e rumori di massi. L’eliambulanza ha individuato il corpo esanime di Damiano Sacchet, 31 anni, all’interno di un canale fra due opposte pareti di roccia; la salma è stata recuperata con verricello per essere trasferita a valle. Al momento della caduta, precisa il soccorso alpino, il 31 enne doveva trovarsi in cima o in fase di discesa dalla normale. La notizia della duplice tragedia in montagna ha fatto rapidamente il giro della provincia. Giada Rosson, agordina di origine, risiedeva a Sedico e lavarava come impiegata alla Luxottica. Fra le sue passioni, oltre alla montagna, c’era quella per i gatti e per alcuni anni aveva fatto parte di associazioni animaliste. Damiano Sacchet abitava a Podenzoi di Longarone ed era infermiere nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Belluno. Nove anni fa, per i suoi brillanti risultati scolastici era stato premiato dal Comune di Longarone; Damiano lascia i genitori e due fratelli.Due comunità in lut (Servizio di Tiziana Bolognani)


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