09/10/2024 TREVISO – Un operaio di 20 anni aggredito e derubato della sua bicicletta nel sottopasso della stazione. L’aggressore lo ha colpito alla testa con una catena prima di fuggire. I fatti a giugno: il responsabile individuato dalla polizia. || Con pugni e calci, lo ha colpito ripetutamente, arrivando a usare una catena per ferirlo al viso e alla testa. Un giovane di 20 anni ha brutalmente aggredito un coetaneo per rubargli la bicicletta. Dopo la rapina accaduta il 20 di giugno, nei pressi della Stazione ferroviaria di Treviso, l’aggressore era fuggito senza lasciare traccia, in sella alla bicicletta rubata. Ci sono voluti quasi tre mesi, ma alla fine dopo una complessa attività di indagine, la Squadra Mobile di Treviso, guidata dal dirigente Luca Lovero, ha individuato l’autore della rapina.Nella giornata di ieri la Squadra Mobile della Questura di Treviso ha eseguito degli arresti domiciliari nei confronti del protagonista di questo episodio, un giovane classe 2004. Il ventenne ora dovrà anche presentarsi ogni giorno in Questura per l’obbligo di firma. Nella perquisizione domiciliare gli agenti di Polizia sono riusciti anche a trovare gli abiti e gli accessori che il giovane indossava nel corso della rapina, consolidando delle prove schiaccianti. L’episodio, che poteva finire in tragedia, era accaduto ad un giovane operaio di origine straniera, mentre faceva rientro a casa dal proprio turno di lavoro, era stato bloccato e assalito mentre percorreva il sottopasso della Stazione Ferroviaria, per uscire in via Dandolo. Sotto minaccia, il coetaneo gli aveva oridinato di consegnargli la propia bicicletta, del valore di oltre 350 euro. Alla sua opposizione era scattata l’aggressione: l’operaio era stato più volte colpito alla testa, con la catena della bici, strappatagli di mano dall’aggressore.Una violenza brutale che ha causato al malcapitato multiple escoriazioni, tra cui una vistosa ferita al capo. Portato all’ospedale il giovane era stato dimesso con una prognosi di 10 giorni.Le uscite dei tunnel nel retro della Stazione sono state anche in passato teatro di imboscate e violenze. Nonostante vi siano delle telecamere di videosorveglianza, appena fuori, la zona è poco sorvegliata e illuminat (Servizio di Nicola Marcato)


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