03/09/2024 VENEZIA – La nuova legge nazionale sugli affitti turistici non cambia nulla a Venezia. L’assessore regionale al tursimo Caner si aspettava una regolamentazione più decisa, mentre anche Airbnb dice basta alle grandi speculazioni a Venezia. || 6.000 affittanze turistiche solo a Venezia città, più di 8.000 nell’intero Comune. Nel sestiere di San Marco ad esempio rimangono solo 3.332 residenti a fronte di 11.638 posti letto turistici in 1.224 strutture di cui il 78% sono Locazioni Turistiche con interi palazzi convertiti a quest’uso come decine di appartamenti che fanno capo ad un’unica proprietà. A Venezia due terzi degli immobili sono censiti come seconde case.Eppure anche Airbnb la società americana fondata nel 2008 che ha dato il via agli affitti brevi su larga scala, esprime qualche dubbio sulla deriva che ha preso Venezia.Il riferimento è alla nuova normativa nazionale sulle affittanze brevi, appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrata in vigore da questo mese.In Veneto però l’impatto è minimo perché esisteva già un codice identificativo regionale.A Venezia dove il fenomeno ha raggiunto livelli tali da mettere in discussione il concetto stesso di città, come ebbe a dire Renato Brunetta quando i residenti scesero sotto quota 50.000, da anni un emendamento dell’ex parlamentare Nicola Pellicani permetterebbe al Comune di intervenire. Peraltro quest’estate è partita una raccolta firme per spronare Ca’ Farsetti. – Intervistati VALENTINA REINO (HEAD PUBLIC POLICY & CAMPAIGN AIRBNB ITALIA), FEDERICO CANER (TURISMO REGIONE VENETO) (Servizio di Filippo Fois)
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