12/08/2024 BELLUNO – La revisione dello statuto della Fondazione Teatri delle Dolomiti diventa un caso politico. Lo solleva ancora una volta il gruppo Insieme per Belluno Bene Comune che parla di sfregio al consiglio comunale e che passa al contrattacco. || L’aveva riferito qualche settimana fa il sindaco di Belluno a proposito della presunta richiesta della Fondazione Cariverona, socia della Fondazione Teatri dalla sua costituzione nel 2005 fino al 2012, di mettere mano allo statuto dell’ente partecipato del Comune. Perchè Cariverona l’avrebbe fatto e che tipo di modifiche avrebbe proposto? La questione della revisione dello Statuto della Fondazione Teatri irrompe in pieno agosto, dopo un dibattito in consiglio comunale chiesto da Insieme per Belluno Bene Comune che non ha portato alcuna risposta; due giorni dopo la notizia della delibera di giunta con cui si avvia la ricerca di un professionista (per la verità, come abbiamo riferito, già individuato) cui affidare le modifiche statutarie. Insomma, “un’accozzaglia di iniziative senza capo nè coda, senza idee e senza tenere conto che qualsiasi variazione deve passare per la commissione terza e il consiglio comunale, come è sempre stato fatto in passato” hanno affermato i tre rappresentanti di Insieme per Belluno Bene Comune.Alla Fondazione Teatri è demandata la programmazione culturale per la prossima stagione. Quella propria, come rilevato dai verbali richiesti da Insieme per Belluno, non solo a maggio e giugno non era ancora pronta, ma neppure se ne valutavano gli aspetti economici che sono il tallone d’Achille della gestione anche del Museo Fulcis. Diversa la questione dell’ipotizzata riapertura del museo archeologico. – Intervistati LUCIA OLIVOTTO (CAPOGRUPPO CONSILIARE INSIEME PER BELLUNO BENE COMUNE), MARCO PERALE (CONSIGLIERE INSIEME PER BELLUNO BENE COMUNE) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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