08/08/2024 COMELICO SUPERIORE – Dolomiti Bus nell’occhio del ciclone. Non si placano le polemiche per i tagli alle corse del servizio di trasporto pubblico e non solo di quelle del servizio urbano; con l’avvio dell’orario estivo il Comelico è rimasto isolato dal resto della provincia nelle giornate festive. Malumore e rabbia fra residenti e turisti. || Scene di ordinaria follia in un’estate che sarà ricordata dai Comeliani come la peggiore in assoluto per il trasporto pubblico. Soprattutto nelle giornate festive e prefestive quando per un cittadino o per un turista che arriva a Calalzo raggiungere il Comelico è impresa da guinness dei primati. Sono numerose le proteste arrivate in redazione e quello che mostriamo nel servizio è il dialogo fra un cortese autista della Dolomiti Bus e una villeggiante che arriva da Venezia ed è diretta a Padola.E’ un sabato: con il figlio, il suo animale di affezione e i bagagli, la villeggiante parte dalla stazione di Venezia alle 7.40 per raggiungere Dosoledo. Il treno arriva a Calalzo alle 10.27. Di coincidenze utili dirette manco a parlarne. Il primo pullman disponibile, visto che il collegamento diretto è stato spezzato, è quello della linea 33 delle 12.40 che porta a Cima Sappada, con fermata a Santo Stefano alle 13.10 dove la prima coincidenza utile per arrivare a Padola di Comelico è 4 ore dopo, alle 17.30. “Vergognoso” sbotta la villeggiante.Ma c’è di più: per il mese di agosto Dolomiti Bus ha soppresso tutte le corse da e verso Padola, tranne tre; una situazione insostenibile in piena stagione turistica. In Comelico residenti e turisti stanno organizzando una raccolta firme da inviare al presidente della Regione, Luca Zaia, per sollecitare un suo intervento. A fare rabbia la constatazione che l’orario estivo dell’azienda di trasporto pubblico bellunese ha privilegiato esclusivamente i collegamenti con la Val Boite e Cortina, lasciando a piedi le Terre Alte. Subito dopo la pausa estiva, come ha affermato martedì il consigliere provinciale delegato ai trasporti, Massimo Bortoluzzi, sarà convocato il tavolo provinciale dei trasporti. Ma per allora, i danni che sta scontando quell’area vituperata del Bellunese saranno irrimediabili. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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