24/07/2024 VENEZIA – Momenti di grande tensione la scorsa notte alla casa circondariale di Venezia. Quattro detenuti, di origine maghrebina, hanno messo in atto una protesta che ha tenuto in scacco anche gli agenti. || Gravi disordini a partire dall’una di stanotte, nel carcere veneziano di Santa Maria Maggiore. Quattro detenuti di origine magrebina, armati di spranghe di ferro ricavate dalle brande, hanno messo a soqquadro il reparto d’appartenenza, e tenuto in scacco per ore l’intero carcere, nonostante la professionalità delle donne e degli uomini della polizia penitenziaria. I detenuti, ha dichiarato il segretario per il Triveneto delSindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria Giovanni Vona, “hanno devastato la rotonda, l’ufficio della sorveglianza generale, distrutto computer, registri, scrivanie e incendiato lenzuola e giornali. Sono stati chiamati in soccorso da casa colleghi fuori servizio. E solamente dopo una faticosa opera di mediazione, la protesta è rientrata questa mattina, ha concluso. Un episodio preoccupante che arriva a poco tempo di distanza dal suicidio di un detenuto nel carcere veneziano per cui vari sindacati erano insorti denunciando per l’ennesima volta la situazione ormai al collasso all’intreno della struttura, anche per gli agenti di polizia penitenziaria come ha evidenziato il segretario generale del Sappe, Donato Capece,”la situazione è allarmante anche perché anche nelle scorse settimane altri agenti penitenziari nel Triveneto hanno subito aggressioni da parte della popolazione detenuta, bisogna agire”. (Servizio di Ilaria Marchiori)


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