20/07/2024 MESTRE – Un vizio di forma potrebbe far saltare non soltanto il piano di riqulificazione dell’ex Umberto I, di Mestre ma pure la stessa Giunta Brugnaro. A spiegarlo la portavoce del Comitato ex Umberto I, Monica Coin || Da piano di riqualificazione per Mestre, a piano per far cadere la Giunta Brugnaro, a causa di una forzatura ovvero un cavillo di legge. E’ il parere obbligatorio del Consiglio di Municipalità acquisito soltanto venerdì 19 luglio cioè dopo l’adozione della delibera del Consiglio comunale e non prima, come invece previsto per la sua legittimità. Tutto questo ha un nome: si chiama “Nuova Castelvecchio”. 150 milioni di investimento da parte di un privato che gestisce una nota catena di supermercati. Ditta che aggiudicatasi l’asta con Ca’ Farsetti, dovrebbe salvare Mestre dal degrado nella vasta area lasciata vuota dopo l’abbattimento dell’ospedale Umberto I, in centro città e avvenuto nel 2009. Ed è proprio Monica Coin portavoce dell’omonimo comitato a spiegare qual è il citato cavillo per cui ogni cosa potrebbe bloccarsi. Episodio questo fotocopia di quello che 31 anni fa fece cadere un’altra giunta veneziana e dell’allora sindaco di Venezia Ugo Bergamo, ricorda sempre Monica Coin Ma non basta. «Diverse le criticità procedurali e di merito riscontrate con danni anche ecologici e ambientali senza contare l’assenza di valorizzazione storica», dicono dal Comitato Ex Umberto I. – Intervistati MONICA COIN (PORTAVOCE COMITATO EX UMBERTO I) (Servizio di Annamaria Parisi)


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