16/07/2024 LAMON – Diga del Vanoi. “Le criticità ci sono. Un eventuale collasso della diga creerebbe un effetto domino non soltanto nella valle del Vanoi ma anche in tutta la Valsugana fino a Bassano”. A dirlo è l’assessore regionale alla protezione civile, ambiente e territorio Gianpaolo Bottacin: “Ho letto i documenti. La preoccupazione c’è e deve essere massivamente considerata”. || Sulla Diga del Vanoi l’assessore Gianpaolo Bottacin, una laurea in ingegneria meccanica e una vasta esperienza sul campo, una certa voce in capitolo ce l’ha, eccome: da politico veneto e da tecnico. A inizio luglio, alla richiesta del Consorzio Brenta di presentare osservazioni sulle quattro ipotesi progettuali considerate nello studio di fattibilità dello sbarramento, Bottacin si è letto i documenti e un brividino gli ha attraversato la schiena. L’ipotesi è inquietante con ripercussioni non solo nella valle del Vanoi ma anche in Valsugana, fino a Bassano. “Il rischio zero, è evidente, non esiste – dice Bottacin – proprio per questo per legge gli sbarramenti esistenti vengono gestiti con i cosiddetti “piani diga”. La Regione farà un test giovedì prossimo simulando il collasso della diga in Val Canzoi. Il test IT-Alert del 18 luglio coinvolgerà i comuni che verrebbero interessati in caso di evento reale; nel bellunese Cesiomaggiore, Feltre e Setteville e dieci comuni nel Trevigiano: Crocetta del Montello, Giavera, Moriago, Nervesa, Pederobba, Segusino, Sernaglia della Battaglia, Valdobbiadene, Vidor e Volpago del Montello. Annota Bottacin: “l’ipotesi collasso – prevista dalle normative vigenti – pur remota, deve essere massivamente considerata così come la preoccupazione di chi vive a valle degli sbarramenti”.Fra le 4 ipotesi progettuali della Diga del Vanoi, la più sicura, o la meno impattante considerata dal Consorzio Brenta è una diga che ha una capacità di 20 ml di metri cubi d’acqua invasabili contro i 33 sperati, nulla rispetto ai 4 miliardi di metri cubi utilizzati per l’irrigazione. Ad ogni buon conto, sembra certo che anche questo ennesimo tentativo di costruire un’invaso sul Vanoi sia destinato a restare nel cassetto. Lunedì scorso l’assessore Bottacin ha incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti e il suo “no” non ammette repliche.GIANPAOLO BOTTACIN ASSESSORE AMBIENTE E TERRITORIO al tel6.02 com’è noto 6.20 veda la luce – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), GIANPAOLO BOTTACIN ASSESSORE AMBIENTE E TERRITORIO REGIONE VENETO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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