10/02/2024 TREVISO – Anche a Treviso si sono tenute oggi le cerimonie per il giorno in cui si ricorda l’esodo dall’Istria e dalla Dalmazia ma soprattutto la tragedia delle foibe. Davanti alla stele della chiesa votiva il suono del silenzio in ricordo dei morti ma anche dei 350 mila fuggiti dall’altra parte dell’Adriatico per rimanere liberi e italiani. || Il suono di un silenzio che per troppi anni era calato sulle foibe e sugli esuli dall’istria da fiume e dalla dalmazia. Un silenzio che oggi ricorda i 350 mila dell’altra parte dell’Adriatico che hanno lasciato tutto per rimanere liberi e italiani come ha ricordato oggi la portavoce dell’associazione degli esuli nel corso della cerimonia che si e’ svolta all’esterno della chiesa Votiva.E questa stele da decenni e’ muta testimone di questa immane tragedia ma anche della capacita’ di affrontarla e superarla come ha sottolineato oggi il ministro Carlo Nordio.Un’ Europa unita difronte alla guerra in Ucraina per molti segnale del tentativo russo di tornare ad espandere la propria egemonia nei territori dell’ex unione sovietica dove l’allora yugoslavia fungeva da stato cuscinetto dissolto nel crollo del muro di Berlino. – Intervistati DANIELA VENDRAME (Associazione Venezia Giulia e Dalmazia), CARLO NORDIO (Ministro della giustizia), ADRIANO AGRESSI (Esule fiumano), MARIO CONTE (Sindaco di Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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