BELLUNO – Bilancio di fine anno per i consiglieri delegati della Provincia di Belluno: scuola, urbanistica e attuazione della legge regionale 25 sul tema della specificità i temi sul piatto d || Oltre due milioni di euro di investimenti nell’edilizia scolastica in un anno caratterizzato dal Covid che ha condizionato scelte e richiesto lavori di adeguamento della quasi totalità degli istituti superiori della provincia di Belluno. Dal Galilei al Calvi, dal Renier al Catullo i lavori hanno riguardato l’ampliamento degli spazi, la sistemazione dei pavimenti, la sanificazione delle aule con la tinteggiatura. “Sconsigliabile la ripresa dell’attività didattica” ha detto stamani la consigliera Bogana e le sue parole sono risultate profetiche dopo l’annuncio dell’ordinanza regionale che procrastina la riapertura delle scuole al 1° febbraio. E’ toccato poi al consigliere provinciale Paolo Vendramini sollecitare proprio la Regione all’attuazione della specificità della provincia. Preoccupano la mancata presentazione della relazione di fine anno sull’attuazione dell’autonomia di Belluno e il rinvio al prossimo 30 giugno del trasferimento delle funzioni e delle risorse al genio civile e ai servizi forestali mentre entro il 30 aprile dovrà esserci la monetizzazione dell’energia prodotta dalle centrali prevista dalla legge 27. Palazzo Piloni propone una una cabina di regia sui fondi che riguardano il bellunese per una concertazione più puntuale che è mancata proprio di recente in occasione del bando per la ricerca di infermieri che ha causato la fuga del personale dalle case di riposo costrette ora a rifare il concorso. – Intervistati SERENELLA BOGANA (CONSIGLIERA PROVINCIA DI BELLUNO), PAOLO VENDRAMINI (CONSIGLIERE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)