PADOVA – Sono favorevoli alla chiusura delle scuole superiori decisa dal presidente Zaia il sindaco di Padova e il presidente della provicia Bui. Da quest’ultimo una proposta: «Allunghiamo di 15 giorni l’anno scolastico per far recuperare ai ragazzi la socialità». || Tutto era pronto per il 7 gennaio. In provincia di Padova sarebbero stati messi in campo 135 autobus in più per il servizio extraurbano, 50 per l’urbano, una quarantina di steward anti-assembramento. Ma data la situazione e i dati delle ultime ore, gli amministratori condividono la scelta operata dal presidente della regione Luca Zaia. «Il rischio era quello di aprire per poi chiudere tra qualche giorno, non è possibile questo. Il presidente Zaia ha assunto una decisione saggia ascoltando le segnalazioni che arrivavano dai territori», commenta Fabio Bui, presidente della provincia di Padova. «Penso sia stata una decisione saggia anche se dolorosa soprattutto per gli studenti. Mi sono confrontato con i sanitari, la situazione è grave e obtorto collo bisogna superare questo momento: ha fatto bene il presidente Zaia» aggiunge Sergio Giordani, sindaco di Padova. Amministratori consapevoli del grande sacrificio chiesto agli adolescenti e ai giovani che frequentano le scuole secondarie di secondo grado che per un altro mese dovranno affrontare la Dad. Per questo dal presidente della provincia Fabio Bui arriva una proposta: «Cominciamo a pensare, e coinvolgiamo gli istituti scolastici, che l’anno scolastico possa finire a fine giugno per recuperare un po’ di quei giorni di didattica in presenza che speriamo possano partire a inizio febbraio». – Intervistati FABIO BUI (Presidente Provincia di Padova), SERGIO GIORDANI (Sindaco di Padova) (Servizio di Chiara Gaiani)


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