VAL DI ZOLDO – Sembra sotto controllo, pur con numerose criticità nelle terre alte, la situazione relativa all’emergenza neve in provincia di Belluno. Oltre 200 gli interventi dei vigili del fuoco senza contare quelli dei volontari e del personale della protezione civile. In Zoldo situazione critica con la perdurante chiusura della provinciale 251. || A un mese esatto dall’enorme frana che ha interrotto la principale via di collegamento della vallata zoldana i lavori procedono ma una data certa per la riapertura della viabilità ancora non c’è. Anche a questo problema hanno dovuto fare fronte gli abitanti del comune di Val di Zoldo che, dopo le frane, sono stati travolti dalla neve. Solo oggi si comincia a respirare.Certo non è tutto rose e fiori. Sui passi incombe alto il rischio valanghe così come in tutto l’alto bellunese. Sono oltre 200 gli interventi già effettuati dai vigili del fuoco dall’inizio dell’emergenza neve, oltre 80 quelli in attesa di essere eseguiti. Si opera nei luoghi maggiormenti colpiti dalla big snow grazie alle braccia del personale arrivato da tutto il Nord Italia, si lavora per sgomberare i tetti gravati dal peso della neve e per liberare i camini che potrebbero causare il blocco delle caldaie. In mattinata l’assessore regionale Bottacin si è confrontato in videoconferenza con il Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e il Ministro per i rapporti con Parlamento, Federico d’Incà, che ha assicurato la disponibilità del Governo a dichiarare lo stato di emergenza Nazionale. In tutto il Veneto le aree più critiche sono ancora il Comelico, l’Altopiano di Asiago, Cibiana di Cadore e Lamon. Le previsioni per le prossime ora sono buone pur se il nuovo peggioramento non dovrebbe portare nevicate importanti. Resta attivo il Centro Operativo Misto di Santo Stefano di Cadore. – Intervistati CAMILLO DE PELLEGRIN SINDACO VAL DI ZOLDO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)