13/01/2024 VENEZIA – Poste Italiane, c’è l’ipotesi di una nuova cessione di quote, ma i sindacati sono contrari alla nuova maxi privatizzazione. «A rischio la chiusura di molti uffici postali», la preoccupazione della Cisl || In provincia di Venezia sono 3 mila i dipendenti postali. «La preoccupazione del sindacato è che con la privatizzazione certi uffici postali possano essere chiusi e ci possa essere la conseguente svendita dei settori poco produttivi, come i postini e il recapito della corrispondenza», spiega Gianluca Vio Segretario Slp Cisl Venezia. All’idea del Governo di vendere circa il 30% delle Poste si aggiungerebbe anche una cessione di quote di Ferrovie dello Stato sino al 49 per cento: vale a dire un introito complessivo tra 4,7 e 6,7 miliardi di euro. L’ente poste già in una carenza cronica di personale, sia agli sportelli che al recapito; nella sola provincia di Venezia conta un ammanco di circa 500 addetti totali e in diversi uffici, pure in quelli a doppio turno come Mestre e Marghera, assieme al direttore c’è un solo sportellista o due al massimo. E considerato l’enorme afflusso di persone anche nel pomeriggio, si può ben capire in quale condizioni operino, spiega il sindacalista. – Intervistati GIANLUCA VIO  (SEGRETARIO SLP CISL VENEZIA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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