VENEZIA – Un invito “al realismo e non all’ottimismo” è quello che i tre sottosegretari veneti rivolgono alla Regione e al presidente Zaia. Il riferimento è ai numeri relativi ai posti letto, in base al quale il Governo decide le restrizioni territorio per territorio. “L’attuale situazione della pandemia in Veneto esige – rincarano – un’assunzione di consapevolezza”. || Pandemia in Veneto, i tre sottosegretari Variati, Baretta e Martella si rivolgono alla Regione e al governatore Zaia: si forniscano dati realistici della capacità della sanità di reggere all’emergenza covid, non è il momento di pensare a chi ha ragione o torto, ma solo a frenare il numero dei decessi. Occorre realismo, dice il sottosegretario all’Interno Variati, non ottimismo: «E per questo chiedo una ricognizione da parte della Regione dei posti letto effettivi di terapia intensiva e area non critica». Per Martella, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, il Governo si appresta a fare nuove valutazioni, nei prossimi giorni. Il 7 gennaio, quindi, vista la gravità della situazione, non è detto che il Veneto ritorni area gialla. Quanto al 2020 che si sta chiudendo, i tre sottosegretari hanno tracciato intanto il bilancio del sostegno ricevuto dal Veneto, dagli enti locali alle attiività economiche. Non sono mancati, a Natale, infine, i controlli sul territorio per il rispetto delle norme anticovid. – Intervistati ACHILLE VARIATI (Sottosegretario Ministero Interno), PIERPAOLO BARETTA (Sottosegretario Ministero Economia), ANDREA MARTELLA (Sottosegretario Presidenza Consiglio) (Servizio di Lina Paronetto)
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