12/01/2024 BELLUNO – La Diocesi ha chiuso l’accordo con la rete di “Scuole per crescere” che mette al sicuro il futuro dei licei integrati classico e scientifico al Lollino. Sfuma per ora l’ipotesi di dare un volto nuovo all’istruzione bellunese sostenuta da Confindustria, e cioè quella di aprire a Belluno una sede del Liceo Steam International. “Ma con la Diocesi porte sempre aperte” afferma Lorraine Berton. || Gli esiti di “Scuola aperta” si conosceranno l’11 febbraio. Solo allora si saprà se il Liceo Lollino e la sua rinnovata proposta di studi avrà fatto breccia nei cuori, e soprattutto nelle tasche, delle famiglie bellunesi che in questi mesi assieme ai figli adolescenti stanno affrontando la scelta della scuola superiore. Superato l’impasse, il Lollino – riporta la Diocesi nel proprio sito – ha scelto di proseguire l’attività entrando nella rete di scuole cattoliche toscane “Scuole per crescere” espressione di Comunione e Liberazione fondata da don Giussani. Alla finestra, ma con la porta sempre aperta, resta Confindustria Belluno Dolomiti che negli ultimi mesi, dopo che il vescovo Marangoni aveva comunicato che il Lollino era prossimo alla chiusura per mancanza di iscritti, si è attivata per portare a Belluno il Liceo Steam International. Incontri nei mesi scorsi, anche con la partecipazione del preside del Lollino, don Giuseppe Bratti, e gli insegnanti, sono stati organizzati con la struttura di Rovereto pronta a replicare l’esperienza Steam anche a Belluno, dopo Bologna, Parma e Monza, con il vescovo e l’associazione Amici del Lollino, cercando sempre una soluzione condivisa che guardasse al futuro e all’interesse dei giovani bellunesi. Oggi, a scelta ufficializzata, la presidente di Confindustria, Lorraine Berton, afferma che “il dialogo per il bene dei giovani bellunesi non può e non deve essere chiuso” e che “con la Diocesi e il Vescovo le porte sono e resteranno sempre aperte”. L’idea perciò di portare a Belluno una sede Steam non è archiviata: per una provincia che fa i conti con il decremento demografico e un numero di studenti in calo, una nuova offerta formativa forte di un’attrattività unica nel suo genere avrebbe dovuto imporre una riflessione in più. – Intervistati FRANCESCO GALLI (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE “AMICI DEL LOLLINO”), ANDREA FERRAZZI (DIRETTORE CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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