10/01/2024 MESTRE – La CGIL lancia l’allarme emergenza salariale nel veneziano. Decine di migliaia di persone impegate con contratti di lavoro nazionale nell’ambito di turismo, ristorazione e pubblici esercizi vivono con stipendi troppo bassi. || Poche città, anzi forse nessuna tra le maggiori del Trivenetoè interessata al dibattito sul salario minimo come Venezia. Capoluogo di provincia col reddito più basso di tutto il Nord Est, Venezia, Mestre e Marghera offrono in prevalenza posti di lavoro poco qualificati e con contratti collettivi nazionali sotto i 9 euro all’ora. Le difficoltà le vivono tutti, ma a Venezia dove 30mila persone lavorano come cuoco, cameriere e barista a 8,45 euro all’ora e altre20mila sono impiegatecon mansioni di cameriere negli alberghi, si vivono ancora di più perché è un’economia che produce redditi fragilissimi. La CGIL chiede interventi urgenti in materia fiscale con una riforma che riduca le tasse sul lavoro dipendente ed un rinnovo dei contratti nazionali alcuni dei quali fermi da più di 5 anni. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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