10/01/2024 TORREGLIA – Sono iniziate le analisi dei carabinieri del Ris di Parma sull’auto di Filippo Turetta, il 22enne di Torreglia in carcere per aver ucciso la sua ex fidanzata Giulia Cecchettin. || A due mesi dalla morte di Giulia Cecchettin arrivano i primi accertamenti delle analisi che i carabinieri del Ris di Parma stanno effettuando sulla Grande Punto Nera di Filippo Turetta, l’auto utilizzata dal ragazzo per caricare il corpo della giovane e poi trasportarla fino a Piancavallo dove l’ha gettata in un canalone. L’analisi della macchina del killer di Giulia e di tutte le tracce di sangue è fondamentale per la ricostruzione dell’omicidio della studentessa avvenuto lo scorso 11 novembre. I carabinieri del Ris si concentreranno sul sedile posteriore del passeggero e sull’abitacolo dove le tracce sono più copiose, ma anche sulle pareti e sul tettuccio. Verrà fatto un esame apposito per capire se si tratti di schizzi provocati dal ferimento della giovane all’interno dell’auto, perchè l’ipotesi più probabile è che la coltellata mortale sia stata inflitta a Giulia proprio mentre era all’interno della vettura. Le immagini delle telecamere della zona industriale di Fossò mostrano Filippo Turetta caricare Giulia in auto, quello che le analisi vogliono capire è se la ragazza era ancora viva e poi è stata accoltellata a morte in macchina. Secondo l’autopsia effettuata il primo di dicembre all’Istituto di Medicina Legale di Padova, Giulia sarebbe morta per dissanguamento provocato da una profonda ferita da lama al collo. Quando verranno effettuate queste analisi così specifiche saranno presenti anche dei periti di parte nominati dai legali di Filippo Turetta e dalla famiglia Cecchettin. I carabinieri poi dovranno analizzare il coltello con il manico spezzato repertato a Fossò, il cellulare di Filippo Turetta e un pezzo di nastro adesivo. (Servizio di Valentina Visentin)


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