09/01/2024 CAMPONOGARA – In attesa dell’autopsia sul corpo del rapper morto lo scorso 5 gennaio, è stato iscritto nel registro degli indagati uno spacciatore di 22 anni. || A parlare è il legale dei familiari di Cristian Trolese, il rapper 21enne trovato senza vita il 5 gennaio nella casa in cui viveva, a Camponogara. A distanza di qualche giorno è stato iscritto nel registro degli indagati un 22enne di origine albanese, arrestato dai carabinieri il giorno dell’Epifania. In auto, 305 dosi di cocaina. Un controllo non casuale ma derivato dalle verifiche dei tabulati telefonici che vedevano numerosi contatti tra i due. Il 22enne è stato portato in carcere con l’accusa di detenzione di stupefacente e ora toccherà alla Procura provare il collegamento con la morte di Cristian anche se al momento non vi è alcuna ipotesi di accusa relativa a eventuale istigazione al suicidio né riscontro sulla presenza di altre persone, quella notte, in compagnia del ragazzo, cresciuto in un contesto problematico e di solitudine. In molte delle sue canzoni, però, Trolese dice di vedere la sua morte proprio a 21 anni, per questo i familiari vogliono vederci chiaro. Ora si attende l’esito dell’autopsia che la Procura di Venezia disporrà entro giovedì e che rivelerà se a risultare fatale sia stata l’assunzione di droga o l’aver ingerito, insieme a stupefacenti, anche dei farmaci. – Intervistati AVV. EMANUELE COMPAGNO, LEGALE FAMIGLIA (Al telefono) (Servizio di Ilaria Marchiori)