27/12/2023 MESTRE – Picchiato selvaggiamente e ferito alla testa per una sigaretta negata. E’ accadito a Mestre. L’aggredito, un 69 enne ex lagunare, è lo zio di Lorenzo Nardelli il bagnino 32 enne picchiato a morte, lo scorso agosto, dai cugini Rasu, ora in carcere. “Poteva capitare anche a me”, dice tra le lacrime lo zio || Ferito alla testa, preso al collo e buttato a terra per una sigaretta negata. Il giorno dopo la violentissima aggressione subita a Santo Stefano, Giuseppe Pizzati, 69 anni, ex sergente maggiore incursore dei Lagunari, continua a piangere. Piange al pensiero della violenza subita appena sotto casa, in via Rio Cimetto, tra la Miranese e la Gazzera, a Mestre. Preso a botte, minacciato e ferito alla tempia alle 10 del mattino all’interno del bar “Alla Chiesa”, accanto appunto alla chiesa di Santa Barbara. Il suo aggressore, un italiano tra i 25 e i 30 anni, mai visto prima dice Giuseppe per tutti “Bepi”. l’aggressione nel bar gremito di gente tra l’indifferenza generale. puindi la sua chiamata di aiuto ai carabinieri, giunti subito sul posto con tre gazelle, insieme ai sanitari della Croce Verde che lo hanno curato all’istante. Un’aggressione che ha profondamente ferito nell’animo Giuseppe, persona fragile anche fisicamente e con tante patologie e già fortemente provata dalla recente morte del nipote, Lorenzo Nardelli 32 anni, ucciso di botte senza pietà lo scorso 9 agosto nell’ascensore del palazzo di via Rampa Cavalcavia, sempre a Mestre. Lorenzo aveva un appuntamento con una donna, ma è entrato per sbaglio nell’appartamento dai cugini Radu e Marin Rasu: lo hanno picchiato per ammazzarlo e ora sono in carcere per omicidio volontario. – Intervistati GIUSEPPE PIZZATI (EX LAGUNARE AGGREDITO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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