15/12/2023 LONGARONE – La memoria del Vajont incontra il giornalismo. Domani mattina alle 10.30, nella sala consiliare del Municipio di Longarone, si svolgerà la cerimonia di premiazione della prima edizione del premio nazionale dedicato alla figura della giornalista bellunese Tina Merlin promosso dalla Federazione nazionale della stampa italiana. || L’attualità di Tina Merlin, con le sue inchieste, il suo impegno per il territorio, per il lavoro, il sindacato, l’ambiente è stata motore e forza trainante del progetto cui il sindacato unitario dei giornalisti italiani, Fnsi, ha dato corpo promuovendo, per la prima volta nella storia della Federazione, un proprio premio giornalistico nazionale. “Dov’è Tina Merlin oggi?” il titolo del progetto che intende perpetuare la memoria del Vajont intrecciata alla storia del giornalismo d’inchiesta di cui Merlin fu pioniera sul campo, testimone con gli “occhi del cuore”.Domani mattina nella sala consiliare del Municipio di Longarone la proclamazione dell’inchiesta vincitrice del premio; nella cinquina finalista ci sono Sofia Centioni, Laura Fasani con Nuri Fatolahzadeh, Marco Grasso, Andrea Lattanzi e Stefania Prandi. “Il premio – spiega Monica Andolfatto segretaria del Sindacato giornalisti del Veneto – è un riconoscimento ai giornalisti di inchiesta che operano sui territori, impegnati sul fronte dei diritti e delle tutele del lavoro, della denuncia delle diseguaglianze, del rispetto dell’ambiente e della “cura del vero”. Che è stato “il modo di fare giornalismo di Tina Merlin sul caso Vajont” sottolinea il sindaco di Longarone, Roberto Padrin. Il calendario del 60° del disastro del Vajont chiuderà con un’appendice teatrale il 20 dicembre al teatro Comunale di Belluno, dov’è in programma un evento con Andrea Pennati. – Intervistati ALESSANDRA COSTANTE (SEGRETARIA GENERALE FNSI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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