01/12/2023 BELLUNO – Anche la Questura di Belluno da oggi ha una propria sala di ascolto protetto di vittime di violenza ricavata grazie al contributo dei comunidi Ponte nelle Alpi, Alpago e Borgo Valbelluna. Una tipologia di reati che cresce in modo esponenziale: in provincia di Belluno + 30 per cento di segnalazioni rispetto allo scorso anno. || Un rifugio sicuro, protetto e pensato anche per i minori. Al primo piano della Questura di Belluno da oggi è operativa la sala di ascolto delle vittime di violenza che sono donne nel 95% dei casi monitorati dall’Osservatorio della Procura di Belluno. Violenze domestiche, violenze sessuali, maltrattamenti, stalking, lesioni intrafamiliari: lo spaccato che emerge in provincia di Belluno fotografa fedelmente i reati perseguiti dal Codice Rosso. All’ascolto delle vittime cosiddette vulnerabili è dedicata la stanza allestita nei locali della Questura, la prima nel suo genere per la polizia del capoluogo, grazie al contributo dei Comuni di Ponte nelle Alpi, Alpago e Borgo Valbelluna.Ascolto, accoglienza e rispetto delle vittime vulnerabili, non soltanto donne ma anche bambini. Piccola cerimonia, tradizionale taglio del nastro per segnare un traguardo significativo di un impegno pressocché quotidiano garantito da forze dell’ordine, istituzioni e dai centri antiviolenza. Quello di Belluno, gestito da Belluno Donna, attualmente in stand by, in attesa di dirimere la richiesta della Regione di disponibilità H24. – Intervistati ROBERTA GALLEGO (SOSTITUTA PROCURATRICE PROCURA DI BELLUNO), FRANCESCO ZERILLI (QUESTORE DI BELLUNO), ANNA CUBATTOLI (PRESIDENTE BELLUNO DONNA) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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