24/11/2023 MESTRE – Decine di migliaia di persone hanno complessivamente manifestato in Veneto contro la manovra finanziaria del governo Meloni. A Mestre il corteo ha raggiunto le 7mila persone. I manifestanti denunciano salari fermi e pensioni basse mentre aumenta il costo della vita e la precarietà del lavoro. || Più di 7.000 persone hanno sfilato per Mestre nella giornata di sciopero indetta da CGIL e UIL contro la manovra del Governo Meloni con una presa di poszione forte anche contro la violenza sulle donneE’ stata una giornata d’importante mobilitazione anche nelle altre piazze venete 6.000 a Padova, 3.000 a Verona, 4.000 a Treviso, 2.500 a Vicenza. Cittadini che pagano le tasse – sostengono i sindacati – e assistono ad una costante riduzione dei servizi pubblici e ad una sanità che procede verso la privatizzazione, con liste d’attesa spesso impossibili da fronteggiare per avere accesso alle cure.Dalla stazione di Mestre il corteo ha percorso via Cappuccina, proseguendo per via Carducci, via Einaudi fino ai comizi conclusivi in via Palazzo. I manifestanti denunciano salari fermi e pensioni basse in un quadro sconfortante in cui ad aumentare sono solo il costo della vita e la precarietà del lavoro. Le risposte della Finanziaria sono giudicate insufficienti. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA), ROBERTO TOIGO (SEGRETARIO GENERALE UIL VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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