24/11/2023 BELLUNO – Belluno è stato uno dei 40 capoluoghi delle regioni del Nord Italia che oggi si sono fermate per lo sciopero generale di Cgil e Uil contro la manovra finanziaria. Comizi e corteo nel luogo più nevralgico della città: in marcia più di 500 persone. || In corteo contro l’operato del Governo, contro una legge finanziaria ingiusta, inadeguata e sbagliata. A Belluno, così come in altri 40 capoluoghi delle regioni del Nord Italia i lavoratori sono scesi in piazza per rivendicare diritti costituzionalmente garantiti che rischiano d’essere calpestati, per non dire cancellati.Lavoro, salari, pensioni, giovani, sanità. Cgil e Uil hanno alzato il livello della protesta.In piazza lavoratrici e lavoratori: due i comizi, davanti alle sedi di Cgil e Uil. Slogan, cartelli e striscioni. Dai giardini della stazione ferroviaria fino alla rotonda de la Cerva, da una sede all’altra di Cgil e di di Uil, scortati dalle forze dell’ordine. Il traffico ne ha risentito? Le ordinanze hanno deviato la circolazione sulla viabilità secondaria e all’intersezione fra viale Europa, il Ponte degli Alpini e via Col di Lana è parso d’essere tornati indietro al tempo del lockdown e se da un lato ai cittadini è stato evitato un minimo disagio, dall’altro è stato precluso il diritto di riflettere su una iniziativa che riguarda tutti. Una decisione che fa il paio con il comportamento del Governo che non si relaziona con le parti sociali. Ha concluso lo sciopero la lettura di un documento di Cgil e Uil contro la violenza di genere per un Paese libero da ogni discriminazione. – Intervistati DENISE CASANOVA (SEGRETARIA GENERALE CGIL BELLUNO), SONIA BRIDDA (COORDINATRICE UIL BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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