21/11/2023 VIGONOVO – “Filippo Turetta è pericoloso, potrebbe uccidere altre donne”. Lo si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, in cui emergono i dettagli raccapriccianti su quanto accaduto quella sera. Giulia è stata aggredita in due momenti, per 22 minuti ha lottato per difendersi. || Filippo Turetta deve stare in carcere per la sua pericolosità sociale «evincibile dall’inaudita gravità e manifesta disumanità» che ha mostrato contro la «giovane donna con cui aveva vissuto una relazione sentimentale». Si legge anche questo nelle pagine dell’ordinanza di custodia cautelare del gip di Venezia che evidenzia anche come “sussista il pericolo che il 22enne reiteri condotte violente verso altre donne”. Per il giudice, inoltre, “l’inaudita ferocia” nei confronti di Giulia nè dimostra “la totale incapacità di autocontrollo”. Ma la misura della custodia in carcere è necessaria anche per il rischio di alterazione delle prove, “dato che, si legge ancora, l’indagato ha abbandonato il cadavere in un luogo impervio, per evitare che venisse ritrovato, rendendo più difficoltoso l’accertamento della dinamica del fatto”. E visto che è fuggito per giorni fino all’arresto in Germania, sussiste infine, il pericolo di fuga. Dalle carte emerge una nitida volontà di uccidere, un’aggressione che è avvenuta «in due fasi». I ragazzi avevano trascorso parte del pomeriggio al centro commerciale di Marghera, cenando al Mc donald’s, dove tra l’altro, è stata Giulia a pagare, come dimostrano i resoconti bancari. Poi si sono diretti a Vigonovo. Ed è stato li, nel parcheggio a 150 metri dall’abitazione della ragazza che è avvenura la prima aggressione: Turetta l’ha colpita a calci mentre era a terra, tanto da farle gridare ’mi fai male’, come riportato da un residente che ha assistito alla scena chiamando le forze dell’ordine. Sono le 23.18. E’ qui che sono state trovate tracce di sangue e un coltello da cucina di 21 centimetri, senza manico, oltre un’impronta di scarpe, sporca probabilmente di sangue. Poi Giulia viene costretta a salire in auto, con la bocca tappata dallo scotch e si dirige nella zona industriale di Fossò. Dalle immagini della telecamere si vede qui Giulia che, ferita ma non gravemente, riesce a fuggire, Turetta, però, la insegue scaraventandola a terra e fac – Intervistati AVV. STEFANO TIGANI (LEGALE FAMIGLIA CECCHETTIN) (Servizio di Ilaria Marchiori)


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