15/11/2023 VENEZIA – Presidio della CGIL in stazione a Venezia in vista dello sciopero generale di venerdì. I cittadini sono sempre più poveri – dice il sindacato – mentre la finanziaria del governo Meloni taglia sempre più servizi e risorse pubbliche. || Secondo Eurostat, l’anno scorso il 63% delle famiglie italiane ha faticato ad arrivare a fine mese: è il dato peggiore d’Europa. Per l’Istat, la povertà ormai colpisce in Italia più di 5 milioni e mezzo di persone. Ed è in questo contesto che secondo CGIL e UIL il Governo sta decidendo di tagliare pesantemente la spesa pubblica. I due sindacati hanno indetto per venerdì lo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del Comparto Pubblico, Istruzione e Ricerca, Igiene Ambientale, Poste, Consorzi di Bonifica. A Venezia un presidio della Cgil sul piazzale della stazione Santa Lucia per ricordarne i motivi. In contemporanea allo sciopero, in Veneto, venerdì si terrà una manifestazione regionale a Padova. Tra i settori in difficoltà c’è la scuola. La Sanità è un altro nervo scoperto, per Cgil e Uil manca un piano straordinario di assunzioni e viene confermato il tetto di spesa per il personale: il settore si trova nel mezzo di una privatizzazione sempre meno strisciante e sempre più galoppante. – Intervistati MARCO BUSATO (SEGRETARIO GENERALE FP CGIL VENEZIA), GIULIANA LEORATO (SEGRETARIA GENERALE FLC CGIL VENEZIA), GIORGIA PICCOLI (RETE STUDENTI MEDI VENETO) (Servizio di Filippo Fois)


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