10/11/2023 TREVISO – Numeri impressionanti di decessi sui luoghi di lavoro, aumentati nella Marca del 150% in un anno. La Cgil ha raccolto i dati per denunciare la mancanza di investimenti in tema di sicurezza, con numeri sempre più esigui di ispettori Spisal. || Andrea Toffoli aveva 48 anni quando la sua vita si è fermata, il suo corpo travolto dalla sponda di un camion, era il 30 settembre 2023. Marco Bettolini di anni ne aveva 46, era il 14 settembre quando è morto annegato nel tentativo di salvare un collega in difficoltà per aver inalato i gas della cisterna. Ci sono le battaglie di moglie o mariti per avere giustizia, le denunce, tantissime dei lavoratori. I dati sono quelli dell’inail. Già dieci morti, l’anno scorso sono stati 4. Impennata anche nelle denunce di infortuni , passate da 89 a153. Le malattie professionali più frequenti, il 77,8% sono malattie al sistema osteomuscolare.Treviso è stato il primo patronato a vedere riconosciuto un infortunio sul lavoro ad u lavoratore in smart working, una donna scivolata dalle scale mentre era al telefono per lavoro con cellulare aziendale. Nella Marca operano 18 ispettori Spisal, a fronte di un fabbisogno di almeno 32. Un segno, questi numeri – rileva il Segretario Mauro Visentin – della consapevolezza dei lavoratori del loro diritto, anche alla salute. – Intervistati ENRICO BOTTER (SEGR. CONFEDERALE CGIL DELEGA SICUREZZA SUL LAVORO), VALENTINA DURANTE (DIRETTRICE PATRONATO INCA CIGL TREVISO), MAURO VISENTIN (SEGRETARIO GENERALE CGIL TREVISO) (Servizio di Anna De Roberto)
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