09/11/2023 MESTRE – Nuovo sopralluogo di periti e tecnici sul cavalcavia da cui è precipitato l’autobus a Mestre. Il dirigente del Ministero dei Trasporti Placido Migliorino, incaricato della perizia dalla Procura di Venezia, ha fatto asportare campioni di asfalto e guard rail. || A quindici giorni dal primo sopralluogo la rampa Rizzardi è nuovamente chiusa al traffico. Sono da poco passate le tredici quando vengono rimossi i jersey in cemento che delimitano la parte di cavalcavia messa sotto sequestro da quella sera del 3 ottobre in cui ventuno persone persero la vita precipitando con l’autobus da questo punto. Sul luogo della tragedia è tornato al lavoro il dirigente del Ministero dei Trasporti Placido Migliorino. Accanto al super perito nominato dalla Procura di Venezia, che sta eseguendo le verifiche su quel tratto di strada, si trovano il Pubblico Ministero Laura Cameli, i tecnici nominati dalle parti e gli avvocati.Con una serie di carotaggi vengono asportati pezzi di asfalto e di cemento stradale, e alcuni pezzi del guardrail che aveva ceduto nell’impatto con l’autobus. Vengono effettuate ulteriori misurazioni ed eseguite ricostruzioni grafiche in 3D del tratto sotto sequestro.Nuovi rilievi sono stati poi effettuati anche nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo di Mestre dove si trova la carcassa dell’autobus – anche questa sotto sequestro – dalla quale è stato prelevato una parte di guardrail rimasto conficcato nel mezzo la notte dell’incidente.Da quel mezzo dovrà anche essere estratta la scatola nera che custodisce le immagini che le telecamere dell’autobus registrarono quella sera. L’incidente ha pesantemente danneggiato l’hard disk, il disco di memoria su cui sono stati incisi i filmati, e l’operazione si annuncia particolarmente delicata per evitare il rischio di produrre ulteriori danni.Quanto raccolto oggi è tutto materiale che confluirà nella perizia affidata a Migliorino: una relazione per la quale l’ispettore del MIT – ribattezzato “il mastino” dopo le indagini sul crollo del ponte Morandi di Genova – ha chiesto 120 giorni di tempo a partire da oggi. (Servizio di Filippo Fois)
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