08/11/2023 TREVISO – Treviso, Milano e Monza, qui le forze dell’ordine hanno identificato le vittime, tutte minorenni, di abusi da parte di due uomini arrestati in Lombardia in un’operazione contro la pedopornografia || Oltre un anno di indagini che hanno portato alla luce un sistema criminale che aveva l’obiettivo di adescare giovani, giovanissimi, sia per produrre materiale pedopornografico sia per costringere o convincere le vittime ad atti sessuali con i due arrestati, un 27enne dell’Ecuador, rider e animatore in un oratorio e un 39enne italiano, incensurato, impiegato in una ditta di autotrasporti. Nella rete dei due sono finiti almeno una decina di minori identificati dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Milano e dai militari della Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di San Donato Milanese tra le province di Treviso, Monza Brianza, Milano. L’operazione coordinata dalla procura milanese è scatatta dopo la denuncia di una coppia di genitori preoccupati per gli improvvisi cambiamenti nelle abitudini e nei comportamenti del proprio figlio, adolescente, una situazione che ha portato i militari ad ipotizzare che il ragazzo potesse essere vittima di un adescamento su internet. Nonostante gli accorgimenti tecnici adottati dai due uomini per occultarsi nel web, le indagini hanno permesso inzialmente di arrestare il 27enne equadoregno e, in un secondo momento, il trentanovenne trovati in possesso di diverso materiale pedopornografico, che in parte si scambiavano e cedevano a terzi. Le successivi indagini hanno poi permesso di scoprire una vera e propria rete di abusi nei confronti di numerosi minori tra gli 8 e i 17 anni che in diversi casi venivano adescati facendo credere loro di parlare con loro coetanei convincendoli così ad inviare materiale pornografico autoprodotto. I due arrestati erano riusciti anche ad incontrare di persona tre delle giovani vittime, riuscendo a conquistare la loro fiducia, consumando con loro rapporti sessuali. Plaude al lavoro delle forze dell’ordine Annachiara Sarto di Protection4kids onlus trevigiana che si occupa dei diritti dei minori, «quello scoperto, spiega, purtroppo non è un caso isolato soprattutto con l’avvento dei – Intervistati ANNACHIARA SARTO-Protection4Kids (al telefono) (Servizio di Francesca Bozza)


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