07/11/2023 VENEZIA – 100 milioni di danni, altri 500 per investimenti di manutenzione: il costo salato dell’ondata di maltempo nel bilancio della Regione. “Preoccupati per il futuro del Piave » dice Zaia. || E’ così il conto del maltempo che si è abbattuto sul Veneto nei giorni 2 e 3 novembre sale a 600 milioni di euro. 100 milioni fanno parte della conta dei danni, le aree più colpite, sono le spiagge e el zone montane. Solo a Bibione, 7 kilometri di litorale hanno subito un’eroisione di 40 centimentri. Poi ci sono le frane in montagna e collina, 32 quelle registrate, che impongono lavori sulla viabilità secondaria. E’ la cifra degli investimenti a far schizzare i conti, con la messa in sicurezza necessaria delle anse dei fiumi. 2 miliardi ha già investito la Regione in grandi opere, dopo il 2010 la grande alluvione. Resta scoperto il frotne del Piave sul quale pende il progetto tanto contestato del bacino alle Grave di Ciano. I ricordi della piena storica del 1966 sono vivi: per la Regione è quello dle Piave il prossimo fronte. Bacini di laminazione e diaframmature degli argini col calcestruzzo, perchè vanno rafforzati. In queste ore intanto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale ha emesso una nuova allerta arancione fino alle 14 di domani nel bacino Po e Basso Adige (RO-VR) e· di allerta gialla nei bacini Basso Brenta – Bacchiglione Livenza, Lemene e Tagliamento. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Anna De Roberto)
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