BELLUNO – La Provincia di Belluno ha presentato al Ministro D’Incà un report sul maltempo del 4-8 dicembre. Padrin: “Il territorio è in difficoltà, anche per la pandemia”. Dal Ministro la disponibilità a lavorare insieme. L’assessore Bottacin: “Sulla questione la Regione attiva da subito”. || A tanto ammonta l’ennesima conta dei danni dell’ultima ondata di maltempo che ha investito la provincia di Belluno, ferita da allagamenti e frane, isolata da nevicate eccezionali che hanno causato ripetuti black out e issato muri invalicabili fra i paesi delle Terre Alte. Ieri a Roma una delegazione della Provincia di Belluno ha incontrato il Ministro Federico D’Incà per presentare alcune questioni prioritarie del territorio. I tecnici della Provincia hanno già conteggiato 132 frane, ma solo in primavera si potrà avere un quadro completo. “Sulla questione la Regione si è attivata immediatamente” ha precisato in serata l’assessore regionale Bottacin.Con il Ministro, però, la delegazione bellunese ha affrontato anche i temi delle reti elettriche e della viabilità, oltre che delle priorità infrastrutturali del territorio, su tutte il completamento celere delle opere per Cortina 2021 e le Olimpiadi 2026, la Sp 251 della Val di Zoldo ancora chiusa, e la circonvallazione di Feltre. L’incontro è stato l’occasione per affrontare il tema attualissimo della crisi del sistema turistico della montagna per il quale la Provincia ha chiesto un aiuto per strutture ricettive e attività turistiche alle quali – ha confermato il Ministro D’Incà – già da gennaio sarà erogata una prima tranche di ristori. – Intervistati FEDERICO D’INCA’ (MINISTRO RAPPORTI CON IL PARLAMENTO), GIANPAOLO BOTTACIN ASSESSORE PROTEZIONE CIVILE REGIONE VENETO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)