18/10/2023 BELLUNO – Non è bastata la riunione di ieri a Venezia perchè la situazione del trasporto pubblico locale a Belluno è quella del fallimento di un modello. “Serve un cambio di rotta” dicono i sindacati Cgil, Uil e Cisal che confermano sciopero e manifestazione di sabato prossimo nel capoluogo. || 1.000 corse perse in un mese, a partire dall’avvio del nuovo anno scolastico. Assunzioni bloccate dalla casa madre, Autoguidovie di Milano per ragioni di contenimento dei costi. Tira brutta aria per Dolomiti Bus sul banco degli imputati per una gestione tutt’altro che civile di un servizio per cui è pagata per garantire la mobilità dei cittadini bellunesi. Storie di rabbia e di disperazione di studenti, lavoratori, pensionati, cittadini cui ormai con imbarazzante regolarità vengono negati i diritti: all’istruzione, al lavoro, alla socialità. La misura è colma per i sindacati che con le associazioni dei consumatori in testa chiamano alla mobilitazione generale per sabato prossimo a Belluno. Stremati gli autisti di Dolomiti Bus costretti a turni massacrenti a fronte di una retribuzione che arriva a malapena a 1.350 euro al mese.I nastri sono i turni di lavoro: per essere pagati per 6 ore e mezza si rischia di stare fuori anche per 15 ore al giorno. “Si deve frenare il fuggi fuggi dei lavoratori senza i quali il trasporto pubblico bellunese rischia di saltare a piè pari” affermano i sindacati che chiamano tutti i bellunesi a partecipare alla manifestazione per il trasporto pubblico non contro”. E chi non potrà esserci è invitato a tempestare di reclami la casella di posta di Dolomiti Bus. – Intervistati VINCENZO GIARRIZZO (AUTISTA DOLOMITI BUS), GUIDO MATTERA (RAPPRESENTANTE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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